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lunedì 29 marzo 2010

i nuovi milanesi

Milano da sempre è fatta da chi ci vive e oggi una buona percentuale di chi ci vive viene da fuori, da pochi chilometri ma anche dal profondo sud e tutti quelli che vengono a lavorare o anche solo a studiare a Milano amano il suo modo di vivere e lo modificano continuamente con le loro innumerevoli differenti vite.
Purtroppo costoro, che a mio avviso sono la parte migliore di Milano, sono diffidenti verso quei milanesi che pensano che la città debba essere meno dinamica, più quieta, meno illuminata di notte, meno trafficata, meno ospitale, e hanno timore a dichiararsi milanesi, non prendono neppure la residenza, lasciando agli altri il governo della città, in tutti i sensi, con il paradossale risultato che la Milano vera, quella viva, quella dei giovani talenti che arrivano per realizzarsi, resta impotente davanti a quella Milano oramai conservatrice e menefreghista che non è capace di risvegliarsi.
La colpa di chi è? Dei vecchi milanesi rincoglioniti da 15 anni di fascioleghisti o dei nuovi milanesi che preferiscono mantenere un rapporto superficiale con la città e non se la sentono di investirvi, per la propria vita, lasciandola così al suo destino?

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