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sabato 28 maggio 2011

SCOOP: la Moratti vota Pisapia!


Gravi incidenti e arresti al Pride di Mosca. Gruppi clerico-nazisti e polizia contro comunità gay

Gravi incidenti e arresti al Pride di Mosca. Gruppi clerico-nazisti e polizia contro comunità gay

ARRESTATO NIKOLAI ALEXEYEV, IL PROMOTORE DELLA MANIFESTAZIONE. GRUPPI CLERICO-NAZISTI RESPONSABILI DI GRAVI VIOLENZE.
Comunicato Stampa dell' Associazione Radicale Certi Diritti:
Roma, 28 maggio 2011


"Le notizie che giungono stamane da Mosca, dove per il sesto anno ci sono stati incidenti durante il Gay-Pride, sono gravissime e dimostrano di come i diritti democratici in Russia siano costantemente violati dalle autorità. Stamane, all'inizio della manifestazione, gruppi di clerico-nazisti hanno insultato e aggredito alcune decine di militanti dei diritti civili. La polizia è intervenuta aggredendo e arrestando anche gli esponenti della comunità lgbt(e) moscovita,  vittime loro stessi delle violenze dei gruppi estremisti. Le violenze sono poi continuate davanti alla sede del Comune di Mosca dove altri gruppi nazisti incappucciati hanno malmenato gli esponenti della comunità gay.
Al momento risultano in stato di fermo, sotto arresto, il promotore del Gay Pride Nikolai Alexeyev insieme a diverse decine di persone, fra queste Dan Choi, esponente Usa del movimento gay americano e l'inglese Peter Tatchell, storico esponente dei diritti civili che si erano recati a Mosca per sostenere e aiutare la comunità lgbt(e) locale.
L'Associazione Radicale Certi Diritti aveva chiesto due giorni fa al Ministro degli Esteri Franco Frattini di allertare l'Ambasciata italiana a Mosca chiedendo l'invio di osservatori, così come deciso da alcune ambasciate occidentali. Tale decisione era stata richiesta da molte Associazione europee  dopo la condanna della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo subita dalla Russia lo scorso anno per aver vietato il diritti di manifestare delle persone omosessuali.
Chiediamo, anche con atti formali nelle prossime ore, al Parlamento Europeo e alla Commissione Europea di intervenire nei confronti della Russia affinchè rispetti  le libertà e il diritto di manifestazione dei cittadini.

Su Peter Boom

Solo mercoledì scorso sono andato finalmente a vedere Habemus Papam. La sorpresa nel vedere Peter tra i cardinali in conclave è stata enorme, Peter era bellissimo. La notiza della sua morte mi è sembrata fuori tempo, dopo anni che non lo vedevo finalmente l'avevo rivisto, sebbene in un film, ma era servito per farlo riemergere dal subconscio. Nonostante ci vedessimo rarissimamente con me è sempre stato molto affettuoso, forse perché era un sentimento istintivamente reciproco, o forse anche perché mi riconosceva come "mangiapreti". :-) Ho cercato tutto il pomeriggio una foto in cui camminiamo abbracciati al World Pride di Roma 2000, ma niente. La troverò e la posterò. La nostra comunità lo conosce come attivista di "lungo corso" e come un artista eclettico sempre impegnato in qualche bella avventura, ultima la parte del cardinale in Habemus Papam di Nanni Moretti. Ma Peter negli ultimi anni è stato un po' il custode ideale della fiaccola perenne del ricordo di Alfredo Ormando, il poeta siciliano suicida in Piazza S. Pietro, e ogni 13 Gennaio stimolava la presenza alla commemorazione di Ormando in Vaticano. Un genio umile dedicato alle sue idee di giustizia.

venerdì 27 maggio 2011

Vuoi votare per i referendum fuori sede? PUOI!

 
IO VOTO FUORI SEDE
Vuoi votare per i referendum fuori sede? Chiunque non possa tornare alla propria residenza per votare per i referendum del 12-13 giugno può votare presso il luogo in cui si trova facendo il rappresentante di lista. I rappresentanti di lista, per i referendum nazionali, possono votare nel seggio in cui prestano servizio, in tutto il territorio italiano. QUI troverete le spiegazioni e il modulo.

giovedì 26 maggio 2011

Io, moderata, voto Pisapia - Elena Gazzola, ex assessore regionale, UDC, vota Pisapia

Elena Gazzola, UDC, già presidente del consiglio comunale con Formentini e poi assessore regionale con Formigoni scrive ai suoi compagni di partito perché voterà Pisapia e perché vorrebbe lo facessero anche loro. Lettera aperta pubblicata su Affaritaliani.it.

Io, moderata, voto Pisapia

di AFFARITALIANI.IT

Cari Amici,

sento il dovere di farvi partecipi delle mie riflessioni di questi giorni, convinta come sono che dal risultato del ballottaggio dipenderà sicuramente il benessere futuro dei milanesi ma ne potrà dipendere anche la credibilità politica del nostro PartitoSono una moderata di centrodestra e proprio per questo non mi riconosco nella politica del sindaco Moratti e della sua coalizione, carica di toni estremistici e lontanissima nei programmi da quei valori e da quelle categorie sociali che a noi dell’UDC stanno più a cuore.

Domenica prossima, in occasione del ballottaggio, voterò  per Giuliano Pisapia, anche per le seguenti ragioni:
-          Da quando l’ UDC ha preso le distanze da Berlusconi, la sua coalizione si è estremizzata, dando spazio a demagoghi e a qualunquisti.
-          La cultura della demonizzazione dell’avversario e delle bugie ideologiche non hanno nulla a che fare con i valori condivisi da tutti noi che militiamo nell’UDC.
-        Mi sento più sicura sapendo che i grandissimi interessi economici legati ad EXPO 2015 non saranno gestiti dai gruppi di potere che hanno sostenuto questa maggioranza.
-         Ho rilevato che i grandi valori a tutti noi cari (solidarietà, integrazione, rispetto degli altri), ben sviluppati nel programma di Pisapia, lasciano il posto nella propaganda morattiana a sentimenti di odio e desiderio di emarginazione ben lontani dai principi cristiani che ci definiscono.
-        La Moratti non è affidabile. Le promesse fatte in questo ultimo scorcio di campagna elettorale infatti  non mi piacciono nella tempistica, ma non mi convincono neppure nella sostanza perché non solo disconoscono quello stesso operato di cui l’amministrazione andava così fiera, ma non sono neppure contemplate nel suo programma. A quale verità devono credere i Milanesi? Al programma elettorale? Ai populistici slogan degli ultimi giorni? O debbono aspettarsi qualcosa di ancor diverso, da realizzarsi dopo aver ottenuto il loro consenso?
Per quanto riguarda il nostro partito, faccio poche pregnanti considerazioni.
La prima è quella che finalmente abbiamo l’occasione di liberare lo spazio di centrodestra dalla “casa” demagogico-populista che da anni lo sta occupando abusivamente, quella che ha deciso che il nemico da additare al popolo per la sua convenienza era il comunista, ricreato nella sua accezione più becera. A mio avviso peraltro resto fermamente convinta che Berlusconi possa schierarsi indifferentemente contro la  sinistra come contro la destra, a seconda di quel che la pancia della gente, e soprattutto i suoi interessi, gli suggeriscono.
Ma proprio perché la linea politica tracciata dall’UDC con scelte difficili e coraggiose a cui io ho aderito convintamente,  è quella di diventare il futuro polo di riferimento dell’elettorato moderato di centrodestra, la scelta di sostenere al ballottaggio il candidato dell’occupante abusivo significherebbe una incomprensibile sconfessione di questa lungimirante politica proprio quando essa comincia a dare i suoi significativi risultati. Da un punto di vista meramente opportunistico, inoltre, l’ipotetica vittoria della Moratti grazie ai nostri voti, ma senza l’appoggio ufficiale del nostro partito, costituirebbe il nostro suicidio politico e sancirebbe il trionfo di chi si ostina a considerarci marginali e ininfluenti.

Ultima, ma non per importanza, la questione dei rating internazionali. E’ proprio la debolezza assoluta di un governo che naviga a vista (corta), cambiando direzione ad ogni stormir di fronda, che ci rende inaffidabili verso l’estero e i mercati.
Se vogliamo cominciare finalmente a far crescere Milano, dobbiamo scrollarci di dosso questa sindrome di “orfani di Berlusconi” che a volte mi è sembrata aleggiare negli interventi di alcuni amici.
Queste sono le mie riflessioni e le conclusioni cui sono arrivata, spero possano aiutarci a delineare quella rotta che a me pare necessaria per far crescere Milano con i nostri valori.

Elena Gazzola

giovedì 19 maggio 2011

Omofobia, bocciata la proposta del Pd. Mara Carfagna: "In aula voterò a favore"

Testo in aula alla Camera lunedì prossimo

Omofobia, bocciata la proposta del Pd. Mara Carfagna: "In aula voterò a favore"


Roma - (Adnkronos/Ign) - Sono stati 17 i voti favorevoli (Pd, Idv, Fli) e 26 i contrari (Pdl, Lega e Responsabili). Il ministro delle Pari Opportunità: "Il Popolo della libertà, col voto in commissione, ha perso un'occasione". Vendola: ''Un segno di incultura e di inciviltà''. Napolitano: ''Preoccupa ostilità contro i gay''
Roma, 18 mag. (Adnkronos/Ign) - Bocciata in commissione Giustizia alla Camera la proposta di legge sull'omofobia della relatrice Anna Paola Concia (Pd). Sono stati 17 i voti favorevoli (Pd, Idv, Fli) e 26 i contrari (Pdl, Lega e Responsabili).

Il testo che stabilisce le norme contro l'omofobia sarà in aula alla Camera da lunedì prossimo, come provvedimento in quota opposizione. Oggi, come ha stabilito la capigruppo a Montecitorio, i lavori dell'assemblea andranno avanti con la ratifica di alcuni Trattati bilaterali. La prossima settimana invece sarà votato il 'decreto omnibus', in scadenza il 30 maggio.
"Il Popolo della libertà, col voto di oggi in commissione, ha perso un'occasione. Il testo infatti non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in aula" ha detto il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna.
Per il presidente nazionale di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, "il voto di oggi in commissione a Montecitorio è un segno di incultura e di inciviltà che trattiene il nostro Paese in una dimensione premoderna nella quale non sono previsti diritti di cittadinanza per i cittadini con un diverso orientamento sessuale".
"E ' anche il triste segno - prosegue il leader di Sel - che trattiene l'Italia in una dimensione in cui non è possibile neppure bandire quella violenza omofoba che talvolta appare legittimata persino da comportamenti e da parole diseducative che incredibilmente circolano negli ambienti istituzionali", aggiunge, auspicando che ''l'attuale Parlamento si renda conto di un atto così greve e volgare - conclude Vendola - e lo possa ribaltare in una scelta di democrazia".
''E' confermato che a Pdl e Lega non interessa arginare le continue aggressioni e gli insulti contro le persone omosessuali" sostiene la europarlamentare del Pd Debora Serracchiani, secondo la quale "è sconfortante che all'indomani del giorno dedicato alla lotta contro l'omofobia, nonostante il richiamo alto e ineccepibile del Presidente della Repubblica, Napolitano, il Pdl e la Lega non abbiano sentito l'esigenza morale e civile, prima ancora che politica, di dare una risposta alla violenza e alla discriminazione di genere".

mercoledì 18 maggio 2011

Comitati cittadini per Pisapia Sindaco: Inizia la campagna per il ballottaggio!

Inizia la campagna per il ballottaggio!



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Quando:
18/5/2011 alle ore 21:00
Dove: Teatro Smeraldo, piazza XXV aprile


Il primo passo è stato fatto, ora dobbiamo compiere un ultimo sforzo per la liberazione della nostra città. Ci vediamo il 18/5 alle 21.00 al Teatro Smeraldo. Daremo a tutti il materiale (volantini, gadget) da utilizzare nella campagna per il ballottaggio. Invitate amici, parenti e conoscenti: per vincere abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti!
PS: Contrariamente da quanto riportato oggi su Repubblica, Giuliano Pisapia non sarà presente questa sera, ma ci saranno gli uomini (e le donne!) del suo staff.

martedì 17 maggio 2011

W Pisapia

In attesa di poter valutare con più dati il voto di Milano mi permetto di dire sommessamente una sola cosa: VAI GIULIANO! Gliel'abbiamo fatta vedere alla mamma di Batman!

lunedì 16 maggio 2011

Milano, il voto di lista può essere determinante (di Paolo Hutter) - Il Fatto Quotidiano - Il Blog di Paolo Hutter




Mentre scrivo, a seggi aperti, appare improbabile che la Moratti possa passare al primo turno come fu nel 2006  e come fu per Albertini nel 2001.

E’ invece significativa la probabilità che le liste collegate alla Moratti possano raggiungere il 50% dei voti.
Si tratta di un totale diverso su cui si calcolano le percentuali. Ovvero il totale dei soli voti di lista.

Questo accadrebbe, se accadrà, soltanto per un motivo: e cioè perché tradizionalmente molti elettori
di centrosinistra votano solo per il sindaco. O anche perché questo lo potrebbero fare gli elettori di 5 Stelle o del Terzo Polo, potrebbero votare solo il loro candidato sindaco astenenendosi dal voto di lista.

Se questo dovesse accadere si andrebbe al ballottaggio con uno squilibrio netto.
Ovvero la destra si sarebbe garantita comunque una sia pur risicata metà del consiglio comunale e per legge non potrebbe più scattare il premio di maggioranza al centrosinistra, nemmeno se vincesse il ballottaggio.
Mentre se la Moratti vincesse il ballottaggio scatterebbe per il centrodestra il premio di maggioranza in ogni caso.

Ecco perchè il voto di lista per il Consiglio comunale non è una semplice opzione in più ma una necessità assoluta per chi vuole evitare che torni il centrodestra a Palazzo Marino. Se qualcuno non sa che lista scegliere tiri a sorte. Ma chi si astiene  dal voto di lista favorisce il centrodestra.

In Turchia filtrano la rete





















Ci sono problemi per internet in Turchia. Il governo di Erdogan ha varato una legge che imporrà dalla prossima estate quattro diversi filtri all'accesso alla rete. Il pretesto è la protezione dei minori. I cittadini dovranno scegliere tra uno dei filtraggi proposti. Scegliere come farsi censurare. Oggi a Istanbul c'è stata una grande manifestazione in difesa di internet. Le cose non vanno tanto bene sul Bosforo: in passato già Youtube e Blogspot erano stati oscurati dal governo.

sabato 14 maggio 2011

GAY: AVVENIRE, NON ESISTE IN ITALIA QUESTIONE OMOSESSUALE


 

(AGI) - CdV, 14 mag. - "Nonostante cio' che alcuni continuano a sostenere, non esiste piu' in Italia, e da tempo, una 'questione omosessuale'". E ugualmente "non esistono ragioni sociali" per sostenere il matrimonio omosessuale, ma "al piu' solo ragioni simboliche: sposandosi, i gay vogliono avere conferma pubblica dell'analogia della loro convivenza (giuridicamente lecita) alla convivenza eterosessuale, non solo lecita, ma riconosciuta e tutelata dal diritto in quanto procreativa e luogo di socializzazione primaria delle nuove generazioni". Lo afferma Avvenire in un editoriale a firma del professor Francesco D'Agostino, presidente dell'Unione Giuristi Cattolici, che analizza le critiche ricevute dal sottosegretario Giovanardi per il suo intervento contro la pubblicita' che richiama le attese delle coppie gay. La tesi di fondo dell'articolo e' che "le discriminazioni che deplorevolmente colpiscono gli omosessuali sono analoghe a quelle che possono colpire chi, agli occhi ottusi, malevoli e a volte criminali di alcuni, appaia 'diverso' per etnia di appartenenza, per disabilita' fisica o psichica, per religione, per provenienza sociale". "Tali discriminazioni - sottolinea Avvenire - vanno severamente punite" ma "una cosa e' difendere i sacrosanti diritti degli omosessuali, come persone e come cittadini, e tutt'altra cosa - avverte l'editoriale - e' far rientrare nella difesa di questi diritti il riconoscimento del matrimonio gay", questo sarebbe "un errore simile a quello di chi sostenesse che per rispettare i diritti dei musulmani bisogna recepire nel nostro ordinamento la poligamia".
  Avvenire rileva che "i gay (anche se non tutti) sono convinti che tra unioni eterosessuali e unioni omosessuali non sia la procreazione a fare la differenza: di qui la pressante rivendicazione perche' la legge conceda ai gay il diritto di adottare bambini o addirittura quello di poterli procreare artificialmente. L'artificio, anche quello piu' estremo (come la procreazione in vitro e il ricorso a un utero in affitto), che anche quando e' posto in essere possiede il carattere dell'eccezionalita', viene paradossalmente invocato e utilizzato per negare l'innegabile e cioe' che la natura, vista come il fumo negli occhi dai gay, di norma affida la procreazione all'unione tra un uomo e una donna". "Questa - conclude l'editoriale - e' la differenza, che fa differenza.
  Non si nega alcun diritto ai gay, quando ci si rifiuta di riconoscere alla loro convivenza un carattere coniugale, cosi’ come non si nega alcun diritto a una coppia di amici, quando non si riconosce alla loro amicizia rilievo giuridico. La questione e' tutta qui: discutiamone pacatamente e lucidamente e lasciamo da parte accuse, biasimi, ironie, invettive, che sostituiscono al buon uso della ragione un cattivo uso dei sentimenti, delle passioni ideologiche e delle emozioni". (AGI) .

domenica 1 maggio 2011

Egokid - Credo

Oggi a Roma si beatifica Giovanni Paolo II. Gli Egokid hanno pensato di celebrare l'avvenimento a modo loro.