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domenica 16 maggio 2010

Consigliere leghista: "I gay sono culattoni". Scoppia la bufera in Provincia (Il mattino di Padova)

Pietro Giovannoni, che è anche presidente del Consiglio comunale di Vigonza, si lascia scappare l’espressione mentre spiega il suo voto contrario alla mozione sull’omofobia. Poi si scusa: "Non scherziamo, non avevo alcuna intenzione di offendere. Il tono era scherzoso" di Enrico Albertini PADOVA. «Culattoni e lesbiche». Per amor di eufemismo, un modo un po’ colorito di dipingere il mondo omosessuale. Soprattutto se a farlo è un consigliere provinciale, durante una discussione in aula, il fatto non può passare inosservato. «Non scherziamo, non avevo nessuna intenzione di offendere». Sembra sereno il giorno dopo Pietro Giovannoni, consigliere della Lega Nord-Liga Veneta (e presidente del consiglio comunale di Vigonza), che si è lasciato scappare l’espressione succitata mentre spiegava il suo voto contrario alla mozione sull’omofobia. «Mi spiace: io parlo spesso a braccio, e negli interventi me piase dir qualche parola in veneto, ecco». Giovannoni specifica: «Il tono era scherzoso, non volevo suscitare reazioni. Ho amici nel Pd a Vigonza che riderebbero se pensassero che io avessi voluto mancare di rispetto a qualcuno». Franco Nibale, dell’Idv, ricorda: «Giovannoni ha detto quelle parole senza enfasi. Rimane però una cosa inaccettabile». L’alfiere leghista promette che non riaccadrà: «Eviterò di usare questi termini, era solo un modo di sintetizzare l’universo non eterosessuale. Il mio è lo stile di leghisti come Gobbo, Gentilini: un po’ il nostro modo di parlare». Giovannoni può contare su un precursore illustre, quel Vittorio Sgarbi che non esitò a dare dei «culattoni raccomandati» al Trio Medusa delle «Iene». Una reprimenda a suo modo «memorabile», ma che non ha di certo sdoganato il termine. Sul fatto che il problema dell’omofobia non sia all’ordine del giorno Giovannoni ricorda come «esiste da sempre una categoria di non eterosessuali, sono completamente accettati: fanno carriera nelle aziende, nelle industrie, nel mondo della cultura, anche alla Rai». Ma il tema della discriminazione degli omosessuali rimane attuale, come dicono i 15 omicidi e le 71 aggressioni che hanno avuto movente omofobo nel 2009. (15 maggio 2010)

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