Attivisti orgoglio omosessuale scenderanno lo stesso in strada
Mosca, 20 mag. (Apcom-Nuova Europa) - Ancora una
volta il 'niet' del sindaco Yuri Luzhkov vieta la gay parade di fine
maggio a Mosca. Ma gli organizzatori come sempre non demordono e
sfideranno le autorità in tribunale, anche alla Corte europea per i
diritti dell'uomo. Parola di Nikolai Alekseev, responsabile della
manifestazione per l'orgoglio omosessuale.
Il corteo doveva
avere luogo da via Myasnitskaya, partendo dalla Posta Centrale siono al
pazzale della Lubjanka, sede dei Servizi segreti russi. Dalle 10 alle
12 di sabato 29 maggio. "Faremo ricorso alla Corte distrettuale di
Tverskaja, non appena riceviamo una copia scritta della decisione presa
dalle autorità" dice Alekseev. "Siamo pronti a informare la Corte
europea per i diritti umani" aggiunge sottolineando che "questo è il
quinto divieto. Il sindaco di Mosca ha preso decisioni simili nel 2006,
2007, 2008 e 2009. Ogni volta i partecipanti sono stati picchiati e
arrestati".
Da Luzhkov in effetti la risposta poteva essere solo una. "Io vieto tali sfilate, e questa decisione è ben pensata" aveva detto giusto un anno fa. "Inoltre, questa non è solo una decisione del sindaco. La nostra società è contro queste manifestazioni". Sottolineando che "una società morale e sana, e respinge tutte queste 'checche'".
L'opposizione ai diritti dei gay è ancora molto diffusa in Russia, dove l'omosessualità è stata depenalizzata solo nel 1993. Gli anni scorsi, i tentativi di Alekseev e compagni si sono sempre tradotti in risse e arresti.
Da Luzhkov in effetti la risposta poteva essere solo una. "Io vieto tali sfilate, e questa decisione è ben pensata" aveva detto giusto un anno fa. "Inoltre, questa non è solo una decisione del sindaco. La nostra società è contro queste manifestazioni". Sottolineando che "una società morale e sana, e respinge tutte queste 'checche'".
L'opposizione ai diritti dei gay è ancora molto diffusa in Russia, dove l'omosessualità è stata depenalizzata solo nel 1993. Gli anni scorsi, i tentativi di Alekseev e compagni si sono sempre tradotti in risse e arresti.
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