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sabato 29 maggio 2010

Gay Pride a Mosca: eluso controllo della Polizia, bandierone lungo 20 metri (rassegna stampa)



Gay Pride a Mosca: in centro bandiera Arcobaleno di 20 metri Per la prima volta orgoglio omosessuale elude autorità locali Mosca, 29 mag. (Apcom-Nuova Europa) - Alla fine ci sono riusciti. Gli organizzatori del Gay Pride hanno steso una bandiera arcobaleno di 20 metri su Leninskij Prospekt una delle arterie principali della capitale russa. La manifestazione, senza il permesso delle autorità municipali, si è tenuta dopo una specie di caccia al tesoro dove la stampa internazionale si è trovata sballottata da una parte all'altra della capitale, in una serie di appuntamenti a catena, fatti a posta per seminare le forze dell'ordine. In tutti i precedenti tentativi di gay pride a Mosca le forze speciali Omon erano intervenute bloccando gli incontri tra gli attivisti dei diritti per gli omosessuali e gli ultraortodossi. Questa volta, invece, tutto è avvenuto al di fuori dell'attenzione del sindaco Juri Luzhkov. All'odierno Gay Pride hanno partecipato anche esponenti dei parlamenti europei come il tedesco Volker Beck, appartenente alla fazione dei Verdi al Bundestag. È la prima volta che il movimento per l'orgoglio omosessuale riesce ad eludere le autorità locali. Giusto un'ora fa l'organizzatore Nicolai Alexev, in una conferenza stampa improvvisata, alla periferia di Mosca, in uno dei tanti appuntamenti di questa "folle caccia al tesoro" aveva annunciato che alla manifestazione avrebbero preso parte 35 persone. Grande presenza della stampa internazionale e oltre a esponenti di Ong internazionali come il francese Louis-Georges Tin, fondatore dell'International Day Against Homophobia and Transphobia.

RUSSIA: GAY PRIDE, IN POCHI SFILANO SFIDANDO DIVIETO COMUNE (ANSA) - MOSCA, 29 MAG - E' durato pochissimi minuti e con pochissimi partecipanti il tentativo degli omosessuali russi di sfilare a Mosca in un corteo anti-Unione europea e anti-comune cittadino. In una ventina, i fautori del gay pride hanno sfilato nella via pedonale dello Stari Arbat, nel centro moscovita: ma appena hanno visto da lontano i poliziotti, hanno preferito scappare, secondo il quotidiano online Gazeta.ru. I manifestanti portavano delle bandierine colorate e gli slogan 'Abbasso l'omofobia' e 'I gay per l'uguaglianza senza compromessi', fra la generale indifferenza degli abitanti. Il capo del movimento omosessuale di Mosca, Nikolai Alekseiev, aveva affermato nei giorni scorsi che i suoi compagni avrebbero sfidato il silenzio delle autorita' cittadine (il sindaco Iuri Luzhkov ha piu' volte dichiarato che finche' sara' in carica, i gay non avranno alcuna autorizzazione), e avrebbero manifestato davanti alla sede dell'Unione europea, per attirare l'attenzione sul problema dell'omofobia, dato che Bruxelles a loro dire ignora le discriminazioni. Dal 2006, i fautori del gay pride tentano di ottenere l'autorizzazione per una sfilata annuale, ricevendo dalle autorita' del Comune un parere negativo. Gli omosessuali tentano comunque di manifestare, ma a quel punto entrano in gioco i poliziotti, che in passato hanno usato i manganelli e i fermi di polizia: applauditi da ortodossi, musulmani, protestanti e spesso coadiuvati dai cittadini che in gran parte non vogliono sentir parlare di orgoglio omosessuale. (ANSA)

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