airv

domenica 27 giugno 2010

In più di 300.000 "Alla luce del sole" per il Napoli Pride (GAY.IT)



Gay.it - In più di 300.000
Oltre 300.000 "Alla luce del sole" per prendere parte al Napoli Pride 2010. Sono questi i numeri diffusi da Arcigay per il Pride nazionale che si è svolto oggi nel capoluogo campano a partire dalle ore 15,30 e che ha visto sfilare gay, lesbiche, bisessuali e transessuali in un lungo corteo terminato in Piazza del Plebiscito. È stato il Pride dei consensi, a partire da quello dimostrato dal sindaco Rosa Russo Iervolino, che con grande coinvolgimento nelle cause della comunità lgbt si è unita al corteo a metà di via Medina. Diciassette i carri delle associazioni che tra musica e slogan hanno accompagnato i partecipanti lungo la marcia dell'orgoglio con il carro del PD in coda e a capo, per la prima volta, gay e lesbiche appartenenti ai gruppi cattolici e cristiani.
Gay.it - In più di 300.000 Non sono mancate le proteste di una cinquantina di aderenti a Forza Nuova, che hanno distribuito volantini nel quartiere del Vomero, più precisamente in via Scarlatti, per manifestare contro la sfilata che, tuttavia, si è svolta senza problemi e ben lontano dal luogo in cui uno striscione recitava: «Difendiamo la famiglia e la vita. No al Gay Pride». E sono state proprio le famiglie Arcobaleno, quelle costituite da coppie di genitori dello stesso sesso, a prendere parte al corteo appena dietro al grande striscione bianco con lo slogan "Alla luce del sole" e alla banda musicale, per chiedere allo Stato di riconoscere ai loro figli gli stessi diritti di quelli delle coppie eterosessuali in rappresentanza dei 300 nuclei sociali di questo tipo che ormai in Italia sono una realtà da tempo consolidata.
Gay.it - In più di 300.000 Numerosi i politici, leader di movimento e personaggi noti presenti al corteo tra cui Paolo Patanè, Imma Battaglia, Rossana Praitano, Franco Grillini, Vladimir Luxuria, il vice presidente del PD Ivan scalfarotto e Paola Concia, inizialmente contestata per l'incontro con Casa Pound. Per lei slogan del tipo «I fascisti non li vogliamo» ai quali la deputata del Partito Democratico ha risposto: «Hanno tutto il diritto di criticarmi ma questo Gay Pride per sua stessa definizione è a favore della libertà ed io sono una libera cittadina che vuole sfilare in corteo. Questa manifestazione - ha continuato la Concia - non è di proprietà di nessuno, neanche dei gay, ma di tutti quelli che vogliono parteciparvi». Vladimir Luxuria è subito intervenuta esprimendole la sua solidarietà: «la Concia ha avuto comunque il coraggio di dialogare - ha detto l'ex parlamentare -e quindi non sarei del tutto critica nei suoi confronti. In fondo è l'unica rappresentante dichiaratamente gay nel Parlamento italiano - ed ha concluso - non sprechiamo questa risorsa». La tensione si è allentata e il Napoli Pride si è acceso portando per le vie di Napoli la musica e i colori tipici delle manifestazioni che portano in strada l'orgoglio e l'amore "diverso".
Gay.it - In più di 300.000 «Sicuramente questo è un Pride che realizza un successo - ha commentato entusiasta il presidente nazionale di Arcigay - non era facile, specialmente quest'anno, fare un Pride al Sud ma era urgente farlo ed è un Pride in cui si stanno unendo varie anime del movimento. Nonostante le difficoltà, credo che sia il Pride più ricco di varietà, apporti e percorsi culturali e politici. C'è soprattutto una grande risposta della città che sta vivendo questa manifestazione intensamente. - ed ha concluso - È la dimostrazione che in un Paese in cui è difficile portare gente per strada, il movimento lgbt riesce a farlo, dobbiamo dare quindi un movimento, una direzione a questa volontà di esserci». Ci sono tutti, infatti. Anche coloro che al passaggio del colorato popolo gay hanno accennato soltanto un sorriso. Gli stessi che, catturati dall'allegria contagiosa degli oltre 300.000 manifestanti, si avviano Piazza del Plebiscito in attesa del grande concerto che concluderà in bellezza questo Napoli Pride 2010.

Nessun commento:

Posta un commento