mercoledì 2 giugno 2010
PD: CASO MASSONERIA, CONFRONTO SERRATO SU DOPPIA APPARTENENZA (AGI)
PD: CASO MASSONERIA, CONFRONTO SERRATO SU DOPPIA APPARTENENZA = (AGI) - Roma, 2 giu. - Confronto serrato nel Partito democratico, in vista della decisione lunedi' prossimo della Commissione nazionale di garanzia, sulla possibilita' per gli iscritti al partito di aderire alla massoneria. Ancora all'attacco gli ex poplari, che con la senatrice Maria Pia Garavaglia, ribadiscono: "Non e' assolutamente una questione di 'sensibilita' diverse'. Il codice etico e' chiarissimo: non possono far parte del Pd persone iscritte ad associazioni segrete. E' triste che quello che per Veltroni e Franceschini era un principio su cui non c'era niente da discutere, per la segreteria, la presidenza e gli organi di garanzia del Pd diventi ,invece, una questione da dirimere in modo arbitrario. Noi cattolici democratici siamo stati educati a seguire le regole, sempre e non a secondo della convenienza". Sull'altro fronte l'ex assessore al comune di Ancona, Ezio Gabrielli, escluso dalla giunta per aver dichiarato la sua adesione alla massoneria, torna a ribadire che il Grande Oriente d'Italia non e' una associazione segreta e che i suoi componenti si impegnano al rispetto scrupoloso della Costituzione e delle leggi della Repubblica. "Tutti sanno che nelle file dei militanti del maggior partito della sinistra italiana - scrive Gabrielli in una lettera al Foglio - si trovano massoni piu' o meno dichiarati e credo si debba considerare acquisita la distanza tra la vicenda P2 e massoneria regolare. Oggi e' la massoneria a pagare pegno, domani qualcuno trovera' oltraggioso parlare di coppie omosessuali o di fecondazione assistita o di eutanasia: cedere oggi su questo significa rinunciare a costruire un'identita' del Pd, significa in definitiva rinunciare a una prospettiva francamente democratica nel nostro paese". Piu' in generale sul rapporto tra politica e massoneria, torna anche il Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia, Massimo Bianchi: "Non si puo' discriminare i massoni del GOI, leali cittadini della Repubblica, che hanno giurato sulla Costituzione, osservano le leggi, pagano le tasse e pretendono di fruire dei diritti riconosciuti agli altri cittadini. O si pensa, invece, che i 'liberi muratori' debbano girare con sulla giacca cuciti squadra e compasso, il che richiamerebbe alla memoria quella Stella di David che i nazisti volevano applicata sugli abiti degli ebrei? Non ci nascondiamo affatto, non tramiamo, non difendiamo la casta e spesso siamo anche simpatici e genuini". (AGI)
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