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sabato 17 luglio 2010

BANFI, ADESSO ZAGARIA DIVENTA COMMISSARIO / L'ATTORE, SARO' IL 'MONTALBANO DEL SALENTO' PER MEDIASET (dell'inviata Alessandra Magliaro) (ANSA) -


ISCHIA, 17 LUG - Lino Banfi torna alle origini, alla Puglia ''e ora Zagaria diventa commissario. Saro' il Montalbano del Salento'', dice l'attore, protagonista oggi di Ischia Global Fest, parlando del suo nuovo impegno televisivo, questa volta per Mediaset. Banfi e' appena tornato dall'Argentina dove con Lino Toffolo ha interpretato per Rai Fiction la storia di Franco e Fausto, due pensionati costretti a vivere sotto lo stesso tetto per una questione di eredita' non risolta: ''Abbiamo appena finito di girare in Argentina, anche se la serie risultera' ambientata a Trieste'', racconta. Sono due puntate, intitolate 'Tutti i padri di Maria', con la regia di Luca Manfredi. Quanto a 'Il commissario Zagaria' (Zagaria e' il vero cognome di Lino Banfi ndr), regia di Antonello Grimaldi, per l'attore barese rappresentera' una sorta di ritorno alle origini. Il genere, infatti, e' quello della commedia brillante e Banfi vestira' i panni di una sorta di Montalbano del Salento. La fiction ''sara' anche un'importante occasione di promozione turistica per la Lecce barocca''. La serie sara' realizzata dalla societa' di produzione della famiglia Banfi, Alba 3000. Lino Banfi festeggia all'Ischia Global Fest i suoi primi dieci anni da ambasciatore dell'Unicef ''che hanno visto un incremento delle donazioni, stimato in 150 milioni di dollari'', annuncia con orgoglio ritirando un premio speciale per il suo impegno filantropico, il Lifetime Achievement Award, e incontrando al Movie Seminar gli studenti di cinema ai quali torna a parlare delle sue idee sui diritti civili. ''Credo nei valori della famiglia, nell'umilta', nella vita sana. La gente - sottolinea - mi vede come un cattolico esemplare. Ne sono felice, ma non rinnego tante altre mie battaglie, come quella contro l'omofobia che ha trovato espressione nella fiction 'Il padre della sposa', al fianco di mia figlia Rosanna. Un padre che supera le barriere, di qualsiasi genere esse siano: questa secondo me e' la modernita'. L'omosessualita' femminile, in particolare, rappresenta ancora un tabu'. Mi sono messo contro tanta gente, ma poi, quando il pubblico ha mostrato il proprio apprezzamento per il film, le stesse persone che alla Rai boicottavano gli spot mi chiamavano per dire 'Abbiamo vinto'''.

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