La Corte costituzionale cancella la norma che imponeva il
carcere per i piu' odiosi delitti sessuali - violenza, atti
sessuali con minorenni e prostituzione minorile - e affida al
giudice la possibilita' di disporre misure alternative. Critica
la ministra Mara Carfagna: ''La Corte sbaglia - dice -
perche'
chi stupra donne e bambini merita il carcere''. La Consulta ha
ritenuto la norma in contrasto con alcuni articoli della
Costituzione.
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