Jean-Pierre, parrucchiere di 32 anni, dichiaratamente omosessuale si è tolto la vita nei giorni scorsi dopo la sua partecipazione al reality game Trompe moi si tu peux (Tradismimi se ci riesci), una sorta di programma in cui l’amore delle coppie viene messo davvero alla prova. Le coppie che prendevano parte alla trasmissione non dovevano svelare chi fosse il rispettivo partner, ed avevano degli incontri con altri protagonisti del programma, scivolando facilmente nel tradimento (sotto gli occhi dei partner traditi).
Il programma, vietato ai minori di dodici anni, doveva andare in onda a partire dall’8 Luglio, proprio il giorno prima in cui il concorrente gay si è tolto la vita, dopo aver lasciato un ultimo messaggio nella segreteria del fidanzato, Hakim, da lui chiamato Ange, angelo.
Immediata la chiusura del sito della trasmissione, ed il blocco degli spot in onda sulla seconda emittente privata in Francia (M6), in segno di rispetto per la famiglia del ragazzo, che – secondo fonti bene informate – si sarebbe tolto la vita dopo essersi lasciato con il fidanzato.
Quello avvenuto in Francia è un esempio lampante di come la televisione possa estremizzare la vita di alcune persone, portandole spesso a compiere gesti che – in condizioni normali – non farebbero mai.
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