Quando
qualche mese fa il prefetto di Milano Lombardi, davanti alla
commissione antimafia, dichiarò che ”a Milano la mafia non esiste” non
è chiaro a cosa si riferisse con il termine “mafia”.
L’operazione che ieri ha portato all’arresto di oltre 300 persone in tutta Italia, 160 in Lombardia, ha smentito clamorosamente quanti continuano a non voler vedere il legame tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria.
Specie in Lombardia questo intreccio criminale assume i risvolti più preoccupanti visto il fenomeno del riciclaggio dei fondi, provenienti dalle attività criminali, in attività lecite gestite da prestanomi insospettabili e apparentemente lontani da logiche criminali. Da tempo il nostro partito, a tutti i livelli, denuncia questi rischi e il tentativo di infiltrazione della ‘ndrangheta nella gestione degli appalti e della “cosa pubblica” e il caso Expo 2015 è solo la punta di un iceberg che nasconde intrecci ben più profondi e consolidati nel tempo.
L’operazione che ieri ha portato all’arresto di oltre 300 persone in tutta Italia, 160 in Lombardia, ha smentito clamorosamente quanti continuano a non voler vedere il legame tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria.
Specie in Lombardia questo intreccio criminale assume i risvolti più preoccupanti visto il fenomeno del riciclaggio dei fondi, provenienti dalle attività criminali, in attività lecite gestite da prestanomi insospettabili e apparentemente lontani da logiche criminali. Da tempo il nostro partito, a tutti i livelli, denuncia questi rischi e il tentativo di infiltrazione della ‘ndrangheta nella gestione degli appalti e della “cosa pubblica” e il caso Expo 2015 è solo la punta di un iceberg che nasconde intrecci ben più profondi e consolidati nel tempo.
“La
Mafia dei colletti bianchi non è un fenomeno che scopriamo oggi – ha
dichiarato il Capogruppo Idv in Commissione Attività Produttive
Gabriele Cimadoro. Voto di scambio, controllo dei partiti attraverso
pacchetti di tessere, il caso Abelli, sono solo gli ultimi esempi di
come opera un sistema criminale organizzato che è riuscito a
infiltrarsi in tutti i settori strategici non solo dell’economia ma
anche della politica senza limiti geografici o territoriali”.
“Qualche
anno addietro – ha dichiarato il Coordinatore Regionale IdV Sergio
Piffari - mi colpì una vignetta che paragonando la mafia all’ombra
dello Stato sostanzialmente lasciava intendere quanto combatterla fosse
difficile.Falcone definiva la mafia “un fenomeno umano con un principio ed una fine”, credo che partendo proprio da questa definizione, con coraggio e volontà, ognuno di noi debba impegnarsi per la creazione di un sistema libero, giusto e trasparente.
Da quando l’Italia dei valori in Lombardia – ha proseguito l’on. Piffari - ha intensificato la sua opera di denuncia delle attività criminali, rivendicando il ruolo della politica nel controllo di fenomeni imprenditoriali sospetti, gli episodi di intimidazione e minaccia nei confronti di amministratori, eletti e semplici dirigenti del nostro partito, sono aumentati in maniera esponenziale.
Considerando che l’operazione di ieri è frutto di anni di indagini e di intercettazioni telefoniche e ambientali – ha concluso il parlamentare lombardo - credo sia opportuno riflettere sulla forzatura che l’attuale Governo sta imponendo al Parlamento per l’approvazione della legge bavaglio che limita gli strumenti investigativi che hanno condotto ai brillanti risultati di oggi e che hanno permesso al Ministro Maroni di esprimere tutta la sua soddisfazione per il lavoro svolto da forze dell’ordine e magistratura”.
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