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lunedì 12 luglio 2010

Lotta all'Hiv, nuova strategia Obama per tagliare contagi Lotta all'Hiv, nuova strategia Obama per tagliare contagi Obiettivo: ridurre del 25% nuove infezioni entro 5 anni


New York, 12 lug. (Apcom) - Guerra all'Aids. Barack Obama sta per presentare la nuova strategia del governo americano per tagliare il numero di nuove infezioni da Hiv, e aumentare il numero di pazienti che hanno accesso ad assistenza e medicinali contro le malattia. Dal rapporto, che sarà presentato da Obama domani, emerge che negli Stati Uniti il numero di morti per Aids è sceso, ma il numero di nuovi contagi annui è rimasto stabile, ed è in aumento il numero di persone sieropositive. Obama, come riporta il New York Times, domani fisserà l'obiettivo di ridurre le nuove infezioni da Hiv del 25% entro i prossimi 5 anni. Il suo intervento arriva dopo 15 mesi di lavoro e discussioni con centinaia di esperti in tutti gli Stati Uniti, dove circa 56.000 persone sono contagiate ogni anno dall'Hiv e i sieropositivi sono più di 1,1 milioni. Anche se "maggiori investimenti saranno necessari in alcune aree", Obama non dovrebbe proporre un aumento complessivo dei fondi. In pratica, saranno distribuite meglio le risorse, indirizzando maggiori finanziamenti dove ce ne più bisogno, verso le fasce della popolazione a maggiore rischio di contagio, come gay, bisessuali e afroamericani. Il governo federale attualmente spende circa 19 miliardi di dollari in programmi legati all'Aids. Questa è la prima strategia contro l'Aids mai delineata dal governo statunitense a livello nazionale. Il governo Obama ci lavora dai primi giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca. Il presidente ha dovuto rispondere alla crescente frustrazione delle associazioni in difesa dei diritti degli omosessuali. Questi gruppi chiedono urgentemente un aumento dei finanziamenti per l'assistenza e la cura dei malati. E protestano anche per l'approccio timido della Casa Bianca riguardo alla "Don't Ask Don't Tell", la legge che impedisce agli omosessuali dichiarati di servire nell'esercito. Obama ha dato credito al suo predecessore George W. Bush per il programma di lotta all'Aids nei paesi del terzo mondo, in particolare in Africa. "Ci ha insegnato moltissimo sulle strategie contro l'Hiv, e queste strategie possono essere applicate anche negli Stati Uniti". Il piano di Obama segue le principali raccomandazioni e direttive degli specialisti in salute riproduttiva. Ma alcuni esperti vorrebbero un approccio più aggressivo: obiettivi più ambiziosi e maggiori finanziamenti per prevenzione e trattamenti. Tra gli obiettivi del governo c'è aumentare la consapevolezza dei malati. Entro il 2015, il 90% delle persone sieropositive dovrebbe conoscere la propria condizione. Oggi la percentuale è del 75 per cento. Maggiori risorse devono essere indirizzate verso gay e afroamericani. Le stime indicano per esempio che il 46% delle persone con l'Hiv è afroamericano. Se il tasso di contagio rimarrà stabile, avverte l'indagine del governo Usa, "nella prossima decade il numero di nuove infezioni crescerà di 75.000 all'anno. Mentre il numero di sieropositivi che vive negli Stati Uniti arriverà a 1,5 milioni.

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