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lunedì 12 luglio 2010

Argentina, Kirchner: Preoccupata per toni dibattito su matrimonio gay (Il Velino/Velino Latam)

Roma, 12 LUG - Si fa riferimento al matrimonio tra persone dello stesso sesso "come se si trattasse di una questione di morale religiosa o come se fosse un attentato all'ordine naturale, quando in realta' quello che si sta facendo e' guardare a una realta' che gia' esiste". Cosi' il capo di Stato argentino Cristina Fernandez Kirchner e' intervenuta sul innalzamento dei toni del confronto alla vigilia del voto del Senato che potrebbe sancire il diritto delle coppie omosessuali di contrarre legalmente matrimonio. Nel corso della visita di Stato in Cina la "presidenta", riporta l'agenzia di stampa Telam, ha espresso "preoccupazione" per il livello di tensione raggiunto attorno all'argomento, facendo riferimento, pur senza alcun richiamo esplicito, alla forte presa di posizione della Chiesa cattolica arrivata in occasione delle celebrazioni per il giorno dell'indipendenza, venerdi' scorso, cosi' come nella messa domenicale di ieri. Dai pulpiti di diverse province del Paese si era alzato un coro di no alla "guerra culturale" contro i cristiani, e l'arcivescovo di Buenos Aires Jorge Bergoglio aveva parlato di una "pretesa di distruggere il piano di Dio". A questo proposito Kirchner ha dichiarato: "Ho sentito che si parla addirittura di una guerra tra dei e che c'e' chi ipotizza un referendum. Non tengono conto che vorrebbero un plebiscito su un diritto di una minoranza". Dopo aver ottenuto l'approvazione della Camera, la modifica al Codice civile che aprirebbe le porte al matrimonio omosessuale sara' discussa mercoledi' dal Senato e saranno decisivi i voti di otto senatori ancora indecisi.

Néstor Kirchner difende la legge sui matrimoni gay (GayPrider)
L’ex Presidente dell’Argentina, Néstor Kirchner, si scaglia contro i vescovi locali, che attraverso intimidazioni morali ha tentato di ostacolare l’iter parlamentare della nuova legge sui matrimoni gay
L’Argentina deve abbandonare definitivamente le visioni discriminatorie e oscurantiste. Mi dispiace per l’indirizzo che alcuni hanno voluto dare a questo tema, ma io ho la coscienza tranquilla per aver votato a favore del matrimonio egualitario, a favore dell’uguaglianza dei diritti; noi argentini meritiamo un paese libero, aperto e con parità di diritti per tutti.

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