airv

venerdì 23 luglio 2010

Panorama: inchiesta shock sui preti gay (ANSA)

Sacerdoti e seminaristi gay

PANORAMA;INCHIESTA SHOCK,LE NOTTI BRAVE DEI PRETI GAY GIORNALISTA CON TELECAMERA NASCOSTA, FOTO-FILMATI SU DOPPIA VITA (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Preti sorpresi a frequentare i locali di ritrovo dei gay romani, filmati con una telecamera nascosta durante feste notturne con 'prostituti' e perfino durante un rapporto omosessuale con un partner casuale: e' questo il risultato di una inchiesta condotta dal settimanale Panorama, che nel prossimo numero sbatte in copertina ''Le notti brave dei preti gay'', con tanto di foto di due mani giunte su un rosario con lo smalto alle unghie. '
'Per venti giorni - afferma il settimanale - un giornalista di Panorama, affiancato da un complice gay, si e' infiltrato nelle serate brave di alcuni preti che, a Roma, conducono una sorprendente doppia vita: di giorno sono sacerdoti in abito talare; di notte, smessa la tonaca, sono uomini perfettamente integrati negli ambienti omosessuali della capitale''. Panorama afferma di avere individuato ''numerosi casi'' e di averne raccontati ''tre in particolare'', usando nomi di fantasia: Paul, sacerdote francese di 35 anni, Carlo, sui 45, e Luca, ''abbordato'' su internet e poi ripreso in casa sua durante un rapporto omosessuale con il complice del cronista. L'inchiesta racconta del primo incontro, avvenuto secondo Panorama il 2 luglio, tra il cronista e il suo complice gay  con padre Paul, in un locale del quartiere romano di Testaccio, presente anche Carlo. Davanti a loro, ''due escort uomini hanno ballato seminudi'' con vari uomini, tra cui Paul, facendo poi sesso con alcuni di loro. Usciti dal locale, il complice gay  del cronista di Panorama viene invitato a casa di Paul, gli chiede di indossare l'abito talare e ha un rapporto omosessuale, filmato con la telecamera. Tutti i filmati a corredo dell'inchiesta - precisa il settimanale - saranno disponibili da domani sulla versione digitale di iPanorama sull'iPad. La sera successiva, racconta sempre Panorama, Paul e Carlo si rivedono con il cronista di Panorama e il suo complice al Gay village di Roma, ''mostrando -sottolinea il settimanale - di trovarsi a loro agio in quell'ambiente''. Il giorno dopo, domenica 4 luglio, sempre secondo Panorama, Paul ha celebrato la messa su un tavolino della propria abitazione, alla presenza del cronista di Panorama e del suo complice. Panorama sostiene di aver verificato ''che Paul e' effettivamente un prete''. Con Carlo c'e' un secondo incontro in un ristorante del centro di Roma, ''abitualmente frequentato da gay''. Alla fine del pranzo, ''Carlo ha portato il complice di Panorama nel suo appartamento, che e' collegato a una grande struttura ecclesiastica, e ha avuto con lui un rapporto sessuale'', anche questo ripreso dalla telecamera nascosta. ''Il cronista di Panorama - afferma ancora il settimanale - ha anche filmato Carlo mentre celebrava messa in una chiesa non lontana dal suo appartamento''. Il terzo prete, Luca, e' stato avvicinato da Panorama attraverso internet, su una chat omosessuale: dopo un approccio esplicito, cui e' seguito un appuntamento, l'incontro e' avvenuto il 6 luglio ''davanti alla chiesa di una missione cattolica''.

SEMINARISTA,IO A FESTE OMOSEX,NON MI SENTO MALATO 'MOLTI SCOPERTI SONO ESPULSI,ALTRI OBBLIGATI A 'CORSI RECUPERO'' (ANSA) - ROMA, 22 LUG - ''Eh si', e' difficile, ma che ci devo fare? Non sono malato, sono normale. Voglio vivere la mia vita e compiere le mie scelte liberamente''. Parole dette piano, sullo sfondo di uno dei piu' bei parchi di Roma all'Eur, a pochi metri dalla grande entrata del Gay Village, la discoteca all'aperto dedicata ai gay dove visi sorridenti e persone gentili accolgono chiunque, nonostante le anticipazioni sul servizio di Panorama che indica quel luogo come punto di riferimento dei sacerdoti gay. Per chiunque si intende anche lui: seminarista e non prete, comunque vocato e in attesa, che se la sente di parlare solo quando gli assicurano che non avra' mai un nome e mai un volto. ''L'omosessualita' e' un humus nel quale la chiesa ha pescato i propri figli - racconta -: persone che vivevano in silenzio ed emarginate la propria solitudine, che non si facevano una propria famiglia perche' non potevano, gay repressi. E adesso viviamo la nostra vita disperatamente, nascondendoci. E qui a Roma e' piu' facile confonderci''. Ma e' quella ''caccia alle streghe che ha avviato il Vaticano che fa piu' male'', quella filosofia per la quale ''l'omosessuale e' un pedofilo. Noi non siamo pedofili'', protesta. Lui non lo e': giovane si', ma non cosi' giovane da essere 'categorizzato', condanna questa ''pruderie che si consuma intorno a noi''. Parla e vorrebbe parlare di piu', ma non si fida. Pero' accenna a ''corsi di recupero interni'' dove la chiesa ''spedisce quelli come noi, quelli che non vengono espulsi. Al nord c'e' uno di questi centri, in Lombardia''. Una ''persecuzione tangibile, vasta e devastante, esplicita'' che ha portato la Chiesa ufficiale a ''espellere tanti di noi'', conclude.

INVITO VIA SMS E CHAT,COSI' A ROMA CLERO-RAVE/ANSA LOCALI OSPITANO FESTE PRIVATE; MENO FREQUENTATO IL GAY VILLAGE (di Chiara Carenini) (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Rave e afterhours solo per preti gay. L'invito viaggia via sms e i locali sono sempre gli stessi. Ma spesso i nomi dei locali che ospitano feste private omosex solo per religiosi vengono affidate alle chat. Esattamente come succede per rave e afterhours, raduni esclusivi e dedicati. Cosi' a Roma si ritrova la comunita' di sacerdoti omosessuali, almeno stando a quanto dichiara Fabrizio Marrazzo di Arcigay Roma. ''Non e' un mistero che ci siano preti e sacerdoti che a Roma frequentano ambienti e locali gay - ha spiegato Marrazzo - ma ovviamente si tratta di feste private. E comunque di certo non condanno tutto questo''. Sms e chat garantiscono anonimato ed esclusivita'. Di questi locali, i cui nomi si tramandano con un discreto passaparola, qualcuno gravita dalle parti della gay-street, via di San Giovanni in Laterano, altri dalle parti d Testaccio. Come il '69', frequentato ritrovo per feste in tema e solo per gay. Al Gay Village, a Roma, una delle discoteche 'dedicate' all'aperto piu' grande d'Italia, la privacy e' d'obbligo anche perche' ''quando vengono certo non vestono la tonaca''. Pero' qualcuno si fa sfuggire che, nonostante il fenomeno sia in netto calo, ''qualche seminarista viene a ballare qui, ovviamente in incognito perche' il Village e' sempre sotto i riflettori''. A proposito dell'inchiesta del settimanale Panorama, che annuncia un servizio sul prossimo numero che mostra preti sorpresi a frequentare i locali di ritrovo dei gay romani, Marrazzo ha spiegato che lo scorso 2 luglio, alla vigilia del Gay Pride della Capitale, il sacerdote francese di cui si fa riferimento potrebbe ''essere stato al locale '69', nel quartiere Testaccio, dove spesso si organizzano afterhours per omosessuali'', intorno alle 5 del mattino. Questo locale rientrerebbe nel giro di locali dove si organizzano feste per religiosi gay. Per Marrazzo, invece, ''il Gay Village e' un posto sicuramente poco frequentato da sacerdoti gay soprattutto della zona, visto che spesso ci sono fotografi ed e' un posto al centro dell'attenzione. Per loro ci sarebbe poca discrezione''. Ma gli appuntamenti si ottengono anche in chat: attraverso gay.it oppure sul sito 'Venerabilis', il web-site con dominio turco della sedicente 'Fraternita' omosessuale dei preti cattolici romani'. Gia nella home page del sito si sottolinea di essere ''per e con la Chiesa Cattolica Romana e dalla parte del santo Padre'', e di voler essere di ''aiuto ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici 'omosensibili' che si sforzano di vivere la ricchezza della vita umano-cristiana consapevoli dei propri limiti''. La policy e' chiara e prende le distanze dalla 'lobby gay' e dalle associazioni italiane che fanno riferimento alla comunita' lgbt. Ma il punto forte sono i chatters che chiedono se sei un sacerdote e se vuoi 'dialogare con serenita' e pace in chat'. Tra le chat tematiche quella 'Chiedi al sacerdote', dove e' possibile consultare ''con assoluta tranquillit… e riservatezza, sacerdoti, religiosi e alcuni laici, personale psicologo o medico''. Come in tutte le chat che si rispettino anche Venerabilis ha i propri moderatori che bannano (escludono, ndr) chiunque usi un linguaggio volgare o scurrile. I sacerdoti gay? ''Un fenomeno molto affermato, soprattutto con altri papi perche' Ratzinger ha condotto una campagna da caccia alle streghe, confondendo omosessualita' e pedofilia''. Alessio De Giorgi, direttore di gay.it non si mostra sorpreso davanti all'anticipazione dell'inchiesta di Panorama sulle notti brave dei preti omosessuali a Roma anche se sottolinea che l'argomento e' ''inquinato da una certa pruderie''.

INCHIESTA PANORAMA, 'NOTTI BRAVE' A ROMA/ANSA VATICANO, PURO SCANDALISMO. ARCIGAY, NON C'E' NIENTE DI MALE (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Di mattina a dire messa e di sera nei locali gay: la doppia vita di ''numerosi'' sacerdoti romani, di cui pero' viene rivelato solo qualche nome di fantasia, viene descritta in un articolo del settimanale Panorama domani in edicola da un cronista che per qualche settimana li ha frequentati, documentando gli incontri con una telecamera nascosta. In copertina due mani giunte su un rosario contornate di peli e con le unghie laccate di rosa. I filmati da domani sulla versione digitale di iPanorama sull'Ipad, ma con i volti sfumati per ''proteggere la riservatezza'' degli interessati. ''Puro scandalismo'', commentano le uniche fonti vaticane disposte a parlare del caso in forma anonima, nel silenzio generale di quelle ufficiali della Santa Sede, del vicariato di Roma e della Cei, affermando la mancanza di elementi sufficienti per essere sicuri che si sia trattato di veri sacerdoti, e osservando che potrebbe trattarsi di uno dei tanti ''serpenti marini'' inventati per i bagnanti sotto l'ombrellone. Del resto, quello del prete gay a Roma e' anche un'icona, con tanto di calendari venduti in edicola con i volti di giovani e bei sacerdoti in tonaca dallo sguardo accattivante. Lo stesso cronista, entrato nel giro con l'ausilio di un amico gay, ammette che al primo incontro, avvenuto il 2 luglio ad una festa omosessuale in un locale del quartiere popolare romano di Testaccio, ha temuto di essere capitato ''in mano a gente in malafede o a dei mitomani''. Il seguito dell'inchiesta sembra pero' averlo convinto del contrario, avendo riconosciuto alcuni uomini, incontrati nell'ambiente gay romano, mentre dicevano messa in chiesa. Intanto per l'Arcigay l'inchiesta, che a dire di alcuni suoi dirigenti rivela verita' gia' note nell'ambiente grazie a un nutrito catalogo di chat e servizi di sms, rida' forza alle accuse di ''omofobia'' rivolte alla Chiesa. ''Ci sono tanti sacerdoti omosessuali, ma questo non fa di loro dei cattivi preti'', afferma Luca Trentini, segretario nazionale di Arcigay, anche se questa non e' l'opinione del Vaticano che, da sempre contrario, almeno a parole, alle inclinazioni omosessuali, negli ultimi anni ha sancito a piu' riprese che le porte di seminari e ordini religiosi non possono essere aperte ai gay. Il presidente onorario Arcigay Franco Grillini rincara la dose, affermando che il celibato dei preti ''e' una presa in giro'' e che, semmai meglio sarebbe consentire a tutti i sacerdoti, omo ed etero, di poter vivere la propria sessualita' alla luce del sole e di sposarsi. Anche su questo papa Ratzinger ha da poco ribadito che non c'e' storia, e che la castita' resta un ingrediente imprescindibile del sacerdozio, che non e' un ''mestiere'', ma ''totale dono di se' a Dio e al prossimo''. Molti sacerdoti pero', lo aveva ammesso anche un prete all'incontro di chiusura dell'Anno sacerdotale con il Papa, sono ''disorientati''. Tra questi, un sedicente giovane seminarista che, interpellato dall'ANSA all'entrata del Gay Village a Roma, rivela le sue tendenze. Ma, dice, ''non mi sento malato''. Il direttore di Panorama, Giorgio Mule', nega che l'inchiesta risponda a un intento scandalistico. E afferma di essere pronto a ''fornire nomi, cognomi e indirizzi dei sacerdoti che hanno compiuto atti sessuali, peraltro documentati da riprese video incontrovertibili''.

FONTI VATICANE,INCHIESTA PANORAMA PURO SCANDALISMO (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 LUG - E' ''puro scandalismo'', secondo autorevoli fonti vaticane, l'inchiesta sui preti gay svolta da Panorama. Nessun commento alla notizia e' giunto dalle fonti ufficiali, ma in ambienti della Santa Sede, la notizia e' apparsa ''priva di prove concrete e circostanziate'' ed e' stata vista come ''un tentativo di trovare ad ogni costo argomenti forti per svegliare i lettori sotto l'ombrellone'', come fosse ''un serpente di mare''. ''E quand'anche si volesse sviscerare un argomento cosi' complesso e delicato quale la sessualita' dei sacerdoti - aggiunge la fonte - non basterebbe un'inchiesta di 15 giorni, per quanto accurata''.

DIRETTORE PANORAMA; ABBIAMO NOMI,INDIRIZZI E VIDEO (V. 'PRETI GAY: FONTI VATICANE...' DELLE 19.34) (ANSA) - ROMA, 22 LUG - L'inchiesta di Panorama sui preti gay e' documentata: lo precisa il direttore, Giorgio Mule', replicando alle osservazioni di fonti vaticane che parlano di notizia ''priva di prove concrete e circostanziate''. ''Le anonime ma 'autorevoli fonti vaticane' citate dall'Ansa relativamente all'inchiesta di Panorama sulle notti brave dei preti gay a Roma - sottolinea Mule' - parlano di una notizia 'priva di prove concrete e circostanziate' ed e' bollata come un 'tentativo di trovare ad ogni costo argomenti forti per svegliare i lettori sotto l'ombrellone'. Desidero rassicurare le anonime fonti vaticane invitandole a recarsi in edicola per leggere l'inchiesta. Ove non fosse sufficiente saro' lieto - se dovessero decidere di rendersi palesi con la direzione di Panorama - di fornire loro nomi, cognomi e indirizzi dei sacerdoti che hanno compiuto atti sessuali, peraltro documentati da riprese video incontrovertibili''. ''I nostri lettori, inoltre, saranno sicuramente svegliati dalla nostra inchiesta. Ma le anonime fonti mi credano: avremmo preferito non disturbare il loro riposo - conclude Mule' - piuttosto che raccontare questa squallida storia''.

PER VATICANO BINOMIO INCOMPATIBILE (V. 'CHIESA: PANORAMA; INCHIESTA SHOCK...' DELLE 16:15) (ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 22 LUG - Prete e gay: binomio impossibile per il Vaticano, che nel 2005, per volere di papa Ratzinger da poco salito al soglio pontificio, sanci' esplicitamente, salvo equivoci, quello che fino ad allora suggerivano Sacre Scritture, magistero e tradizione, e cioe' che un omosessuale non puo' entrare in seminario o in un ordine religioso. E' di quell'anno una apposita ''Istruzione'' elaborata dalla Congregazione per l'Educazione cattolica, rivista, corretta e resa ancor piu' rigorosa tre anni dopo, nel 2008, fino ad equiparare, nella sostanza, chi ha rapporti omosessuali con chi manifesti anche solo delle ''tendenze''. Inclinazioni che la Congregazione ha esortato a verificare fin dalla richiesta di iscrizione al seminario con l'aiuto di psicologi e psichiatri. Verifiche sulle quali, peraltro, e' da poco intervenuto un ulteriore giro di vite, in chiave anti-pedofilia. Il catechismo della Chiesa cattolica distingue tra ''atti omosessuali'', che nelle Sacre Scritture sono considerati ''peccati gravi'', e che la tradizione ritiene ''intrinsecamente immorali e contrari alla legge naturale'', e le sole ''tendenze omosessuali'', definite ''oggettivamente disordinate''. Essere gay, comunque, spiego' presentando il documento del 2008 il cardinale Grocholewski, ''e' una deviazione, un'irregolarita', una ferita per chi deve esercitare il sacerdozio, che consiste anche nell'essere un padre spirituale e nel sapersi relazionare agli altri''. ''Nessuna discriminazione'', tuttavia, precisava gia' il documento del 2005. I gay vanno accolti dalla Chiesa ''con rispetto e delicatezza, evitando ogni ingiusto marchio''. Ma non nei seminari: se lo psicologo dovesse verificare che le tendenze ''non possono essere curate'', anche chi vi e' gia' entrato ''deve essere dimesso''

GRILLINI, CELIBATO SACERDOTI E' PRESA IN GIRO (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Il servizio di Panorama sulle ''notti brave dei preti gay'' dimostra, secondo Franco Grillini, che ''la sessualit… umana, sia esso etero o gay, non Š sopprimibile e il celibato dei preti semplicemente non esiste''. ''Con tutto il rispetto per coloro che fanno una scelta di fede autentica e 'rinunciano' alla propria sessualit… per il celibato ecclesiastico - afferma il direttore dell'associazione omosessuale d'informazione "Gaynet" e presidente onorario di Arcigay - occorre per• dire che gli scandali sessuali all'interno della chiesa romano cattolica e il disinvolto comportamento di un gran numero di preti ci fa dire che il celibato imposto ai prelati Š una autentica presa in giro. La sessualit… umana infatti non Š sopprimibile e coloro che vi rinunciano con successo Š perch‚ non hanno impulsi libidici come succede per il 10-15% della popolazione. D'altra parte il celibato imposto ai preti Š un po' come il moralismo di certi politici di destra, smentito poi dagli scaldaletti all'amatriciana che riempiono le cronache 'pecorecce'". "Si abolisca il celibato, si lascino sposare i preti compresi quelli omosessuali, altrimenti il destino della chiesa romano cattolica Š quella di essere smentita ogni giorno dalle malefatte dei suoi apparati burocratici" conclude Grillini.

ARCIGAY, OMOSESSUALE PUO' ESSERE OTTIMO SACERDOTE 'NELLA CHIESA IN ULTIMI ANNI STRETTA SU SEMINARISTI GAY' (ANSA) - ROMA, 22 LUG - "Ci sono tanti sacerdoti omosessuali, ma questo non fa di loro dei cattivi preti": cosi' Luca Trentini, segretario nazionale di Arcigay, commenta l'anticipazione dell'inchiesta di Panorama sui preti gay. Ex seminarista, allontanato dopo 12 anni di seminario proprio perche' aveva dichiarato la sua omosessualita', Trentini conosce bene l'ambiente religioso. "Quello dell'omosessualita' tra i religiosi non e' un fenomeno nuovo" dice, e spiega che "l'obbligo della castita' e' contro natura, le pulsioni devono trovare uno sfogo per non diventare psicosi e cosi' c'e' un proliferare di preti costretti a vivere una doppia vita, a indossare un abito di giorno e un altro di sera, sostanzialmente a vivere nell'ipocrisia". Ecco quindi che "la via piu' facile e' quella del sesso a pagamento". "Anche all'interno del Vaticano ci sono sacerdoti che vivono relazioni omosessuali - dice Trentini - sono nascosti, invisibili, e forse vivono anche meglio il sacerdozio perche' sono certamente piu' equilibrati di quelli che si reprimono". In passato Trentini ne ha conosciuti alcuni, e ricorda in particolare "un prete che aveva una relazione stabile con un ragazzo: questo lo aiutava a vivere in modo piu' sano il suo sacerdozio, anche se il problema e' che doveva restare nascosto". E negli ultimi anni, aggiunge, c'e' stata "un'ulteriore 'stretta' nelle direttive sui criteri per scegliere i seminaristi: le persone omosessuali vengono allontanate, e anche gli eterosessuali che difendono la causa gay vengono vagliati con molta attenzione. All'interno della chiesa, poi, chi rivela la sua omosessualita' spesso viene invitato a compiere un percorso psicologico per tornare all'eterosessualita'". La necessita' di nascondersi ha spinto molti sacerdoti gay a formare gruppi di sostegno, "che vivono nell'ombra e nel terrore di essere scoperti".

ANCHE UN SITO PER CHATTARE TRA 'DON' OMOSESSUALI (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Il nome e' gia' evocativo: "Venerabilis" e' un sito della sedicente "Fraternita' omosessuale dei preti cattolici romani". Gli anonimi autori precisano gia' dalla home page di essere "per e con la Chiesa Cattolica Romana e dalla parte del Santo Padre", e di voler essere di "aiuto ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici 'omosensibili' che si sforzano di vivere la ricchezza della vita umano-cristiana consapevoli dei propri limiti". Sul concetto di "omosensibile" insistono molto, prendendo le distanze dalla "lobby gay" e dalle associazioni italiane che fanno riferimento alla comunita' lgbt. Il "punto forte" di Venerabilis sono le chat: cliccando, ti viene subito chiesto se sei un sacerdote e se vuoi "dialogare con serenita' e pace in chat". Si puo' chattare in varie lingue: italiano, spagnolo, francese e inglese. C'Š inoltre la chat "Chiedi al sacerdote", dove Š "possibile consultare con assoluta tranquillit… e riservatezza, oltre a sacerdoti, religiosi e alcuni laici, personale qualificato (psicologo o medico)". "In quanto chat di condivisione del proprio vissuto e del proprio pensiero - si precisa sul sito - Š d'obbligo il rispetto, in atteggiamenti e parole, nei confronti delle persone che vi accedono. Coloro che fanno esplicita richiesta di sesso o usano linguaggio offensivo e scurrile verranno bannati (espulsi dalla chat) senza alcun preavviso".

PANORAMA, NON SCANDALISMO MA CRONACA FENOMENO (V. 'CHIESA: PANORAMA; INCHIESTA SHOCK...'DELLE 16:15) (ANSA) - ROMA, 22 LUG - ''Il nostro intento non e' fare scandalismo, ma dimostrare che non si tratta di un caso isolato: esiste una comunita' di sacerdoti soggetta a determinati comportamenti''. Lo spiega Giorgio Mule', direttore del settimanale Panorama, che domani pubblica un'inchiesta shock su alcuni preti romani sorpresi a frequentare i locali di ritrovo dei gay e filmati con una telecamera nascosta durante feste notturne con 'prostituti' e perfino durante alcuni rapporti omosessuali con partner casuali. ''Si e' trattato di un lavoro lungo e certosino: l'inchiesta - spiega Mule' - e' iniziata il 2 luglio sul terreno, a Roma, ed e' andata avanti fino al 17, tutto il tempo necessario per verificare se si trattasse realmente di preti. Quando ne abbiamo avuto la certezza, in almeno quattro casi, ci siamo fermati: il tema e' gia' di per se' imbarazzante, e poi il nostro cronista rischiava di essere troppo esposto. Di materiale ne abbiamo tanto: ci siamo limitati in questa prima puntata a dare gli elementi granitici della vicenda, poi vedremo come procedere''. ''Per non scadere nel voyeurismo - conclude il direttore di Panorama - abbiamo evitato di rendere visibili i preti e ci siamo mantenuti vaghi anche sui dettagli toponomastici, pur sapendo esattamente chi sono, che cosa fanno, in quali chiese celebrano''.

MANCUSO(ARCIGAY);COSA NOTA,ANCH'IO CON MONSIGNORE (ANSA) - ROMA, 22 LUG - Che tanti sacerdoti siano omosessuali e cerchino sesso, anche a pagamento, con altri uomini ''non e' una novita''': non e' stupito, Aurelio Mancuso, leader storico della comunita' lgbt italiana, dell'inchiesta di ''Panorama'' sui preti gay. ''Anch'io, una quindicina di anni fa, ho avuto una storia con un monsignore'', aggiunge. ''Nella comunita' si sa da sempre - spiega l'ex presidente di Arcigay - e' molto consueto che sacerdoti frequentino i luoghi di ritrovo degli omosessuali, come saune, bar, discoteche. Posti dove comunque non si va solo per fare sesso, ma anche per conoscere persone. E per entrare magari hanno fatto la tessera di Arcigay''. Con il loro vero nome? ''Perche' no, tanto sono protetti dalla legge sulla privacy''. E il monsignore? ''La storia e' durata sei mesi, era il 1994 o il 1995. Era qui a Roma, lui era un alto funzionario vaticano. Poi ne ho perso le tracce, ma credo che stia sempre a Roma''. E l'alto prelato non e' l'unico prete con cui Mancuso abbia avuto una storia: ''Ce ne sono stati anche altri, e a volte ho scoperto solo dopo che erano sacerdoti''.

Nessun commento:

Posta un commento