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lunedì 12 luglio 2010

Omofobia, la denuncia si farà online (gay.it)


Il vicecapo della Polizia incontra le associazioni gay e annuncia l'apertura di uno sportello ad hoc per i casi di omofobia all'interno del già esistente commissariato online

Aveva già annunciato un osservatorio. Oggi l'ennesima novità nata dalla recente collaborazione tra la Polizia di Stato e le associazioni gay. Nell'incontro a cui hanno partecipato oggi GayLib, Arcigay e Rete Lenford, il viceacapo della Polizia Francesco Cirillo ha annunciato l'attivazione di un canale privilegiato per denunciare discriminazioni e violenze omofobiche e transfobiche all'interno del già esistente Comissariato on line raggiungibile sul sito della Polizia di Stato.

Ma non è tutto. «Tre sono i punti sui quali c'è l’intenzione di muoversi», spiegano le tre associazioni. «Il lancio di una grande campagna di comunicazione mirata alla massima conoscenza dell’osservatorio, la formazione professionale degli agenti di forza pubblica e il coinvolgimento nei lavori dell’osservatorio, a vari livelli, delle associazioni lgbt e dei vari rappresentanti istituzionali (Governo, Unar) già impegnati nella prevenzione delle discriminazioni».

«Quello di oggi è il primo passo operativo in un cammino che, grazie all’impegno e alla collaborazione della Polizia di Stato, farà crescere il Paese in materia di sicurezza, prevenzione e diritti per i cittadini omosessuali e transessuali», hanno detto Oliari, Patané e Rotelli a fine incontro.

«L’istituzione di questo osservatorio in modo partecipato e vivo coinvolgendo in primo luogo il mondo associativo – hanno detto ancora i responsabili di GayLib, Arcigay e Rete Lenford – porterà certamente ottimi risultati anche nella formazione degli agenti, particolare decisivo nella gestione dei momenti di emergenza. Ora – concludono -  a fianco a una capillare informazione rispetto alle iniziative che si intraprenderanno in seguito, non possiamo non auspicare il maggiore e decisivo coinvolgimento della classe politica sul tema dei diritti e della sicurezza per i cittadini omosessuali e transessuali, sostegno necessario in un percorso che, dopo troppa sofferenza, potrà risultare finalmente virtuoso e realmente utile alla causa».

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