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sabato 17 luglio 2010

SAVIANO, QUELLA MACCHINA DEL FANGO TARGATA COSENTINO (ANSA)


ROMA, 17 LUG - ''Quando si da' fastidio al governo o a chi comanda'' in Italia succede che ''si attiva una macchina fatta di dossier: giornalisti conniventi e politici faccendieri cercano attraverso media e ricatti di delegittimare i rivali'', ''un mestiere in cui alcuni cronisti campani sono maestri, un meccanismo che in Campania e' remunerativo piu' che altrove''. E' quanto scrive Roberto Saviano in un lungo articolo su Repubblica in cui, pubblicando anche stralci delle intercettazioni delle conversazioni tra i soggetti coinvolti nell'inchiesta sulla presunta loggia 'P3', ricostruisce la dinamica del tentativo, da parte di Nicola Cosentino, di screditare la candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Campania. Secondo Saviano ''Berlusconi e' informato'' dell'operazione perche' ''attraverso Denis Verdini a Roma tutti sanno cosa sta facendo la banda del fango''. ''Tutto questo - prosegue - avviene inaspettatamente essendo Caldoro un pupillo di Berlusconi ma Cosentino e' piu' potente, piu' utile e sa molte cose''. Per screditare Caldoro, dunque, ''Cosentino e il suo gruppo - osserva Saviano - contano sul fatto che legare la vicenda Marrazzo a quella di Caldoro puo' incidere sull'opinione pubblica''. ''L'obiettivo - aggiunge - e' fare pressioni sul Pdl romano perche', evidentemente, il sospetto di essere gay pesa piu' dell'essere indagati dall'antimafia''.

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